Perugia: “Casa Emmaus” dove si fa esperienza del “dono di vita” nel ricordo di Roberto, musicista e poeta
Un’atmosfera festosa con ricordi pregni di nostalgia, per un amico che non c’è più, ha avvolto, lo scorso fine settimana, “Casa Emmaus” di Lidarno, l’opera segno del IV Congresso eucaristico diocesano della Chiesa di Perugia-Città della Pieve. Si sono ritrovati in molti tra accolti e volontari a fare memoria del loro amico Roberto Micalella, già docente del Conservatorio musicale statale perugino “F. Morlacchi” e poeta, originario del Nord Italia, strappato alla vita il 4 dicembre 2020 per un malore improvviso. Roberto era uno dei trenta accolti in questa struttura, espressione tangibile del Vangelo della Carità, che collabora con la Caritas diocesana e condivide alcune iniziative con la comunità parrocchiale.
Una famiglia fino in fondo. “Roberto è rimasto nel nostro cuore di ‘appiedati’ e ‘arruotati’, come a noi piace chiamarci, persone con disabilità e non, e lui è stato un dono di vita per tutti gli ‘abitanti’ di Casa Emmaus, quel ‘dono’ da noi scelto come filo conduttore delle attività dei nostri laboratori di quest’anno, dalla musica al diventare clown, dall’arte, in collaborazione con la ‘Cittadella di Assisi’, al saper cucinare, agli incontri del fine settimana per fasce d’età”. A sottolinearlo è Angela Ciccolella, coordinatrice di “Casa Emmaus”, insieme a Emanuela Stoppini, responsabile delle attività, e a Alessandra Gambucci, corresponsabile. “Soprattutto il laboratorio, che si conclude con la cena, è il momento di aggregazione più vissuto e lo era anche per Roberto – racconta la signora Angela –. Come non ricordarlo mentre impastava ottimi biscotti! Per questo il pomeriggio a lui dedicato lo abbiamo intitolato: ‘Poesia, musica, caffè ricordando il nostro amico Roberto’. La sua morte improvvisa ha scosso tutti e per lui, non avendo familiari vicini, ‘Casa Emmaus’ è stata la sua famiglia che lo ha vegliato e accompagnato alla cremazione”.
Animata da volontari. Nell’accogliere e ricordare il maestro e poeta Roberto Micalella, e tanti uomini e donne come lui, è radicata la finalità di questa realtà socio-caritativa fortemente voluta dal fondatore e primo direttore della Caritas diocesana, mons. Giacomo Rossi (1930-2017), attualmente animata da una quindicina di volontari giovani e adulti tra cui tre postulanti dell’Ordine francescano dei frati minori della vicina comunità di Farneto, due scout e uno studente impegnato nell’alternanza scuola-lavoro.
Donarsi per il prossimo. “Casa Emmaus dà l’opportunità a quanti la vivono – precisa Angela Ciccolella, soffermandosi sulla valenza cristiana del dono – di donarsi per il prossimo, riflettendo sul Vangelo dei talenti, oltre al dono della vita attraverso i genitori, per poi arrivare al dono più grande, che è Gesù, cercando di imitarlo il più possibile”. Non è stato un caso che il ricordo di Roberto sia iniziato con una riflessione-preghiera mariana davanti all’icona della Madonna di Lourdes nel “giardino di casa”. Ciascun accolto e volontario ha scritto, su un biglietto, il proprio “dono-pensiero” e messo in un cestino dinanzi alla grotta che si richiama a quella di Lourdes. Le intenzioni di preghiera saranno portate nella basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi dove resteranno fino al 15 agosto, festa della Madonna dell’Assunta, per poi idealmente ascendere al cielo e ottenere l’intercessione della Vergine.
Musiche e poesie in ricordo. Il partecipato pomeriggio a “Casa Emmaus” è continuato con dei brani eseguiti dal “Quintetto Perugia Saxophone” del Conservatorio “Morlacchi”, alternati da letture di poesie care a Roberto e da pensieri di amici e amiche in cui è affiorata la sua personalità, quella di un uomo che amava la natura al punto che “le sue poesie – è stato raccontato – riescono a trasmettere anche il profumo dei fiori oltre i colori”. Toccanti alcune poesie, quasi delle preghiere a lui rivolte: “Da lassù ci guardi tu. / Con la musica e il sorriso tu rinnovi il paradiso”. / Ti salutiamo con molto amore e con molta emozione. / Vieni a trovarci presto, ci manchi tanto: te lo diciamo con dei baci e con il canto”.
Prossimo appuntamento. Non poteva non mancare il concerto della amica Società filarmonica di Pretola e un gustoso “apericena” preparato da “Casa Emmaus”. Casa che dà nuovamente appuntamento ai suoi amici il prossimo 10 giugno, in occasione della sua “festa di compleanno” a cui, accolti e volontari, inviteranno l’arcivescovo Ivan Maffeis e il sindaco di Perugia Andrea Romizi.